Chiesa rurale
Maria SS. Odigitria
Il santuario, edificato in onore della Madonna nel 1488, anno della fondazione di Piana degli Albanesi, sorge alle pendici del monte Pizzuta. La leggenda popolare ci racconta che i profughi albanesi portarono con se un’immagine sacra della Vergine che attraverso un segno indicò loro il luogo nel quale avrebbero dovuto insediarsi.
Un giorno infatti, i sacerdoti albanesi, per riposarsi dopo le fatiche di un lungo cammino, si fermarono e posarono l’immagine sopra una pietra; nel momento in cui la stavano sollevando per riprendere il viaggio si accorsero che il simulacro aveva lasciato un impronta sulla roccia, così capirono che quello era il luogo giusto dove stabilirsi. In seguito il quadro entrò a far parte dei possedimenti di Angelo Matranga, uomo ricco e pieno di fede. Sua moglie Pietra lo teneva chiuso all’interno di un forziere per proteggerlo. Ogni giorno la donna, la quale soffriva di "mal di pietre" (calcoli renali), andava a visitare l’immagine sacra per onorarla. Uno di questi giorni, non potendo più sopportare il suo dolore fisico, si recò dalla Madonna per chiedere una grazia. Subito questa arrivò e la donna guarì miracolosamente. Successivamente altre grazie furono miracolosamente concesse e così i coniugi Angelo Matranga e Pietra decisero di donare la propria casa e il quadro sacro alla chiesa. Si poté così costruire un santuario a pianta quadrata con al suo interno un olio su tela del Novelli del 1612 raffigurante la Madonna e una lapida, posta nell ingresso centrale, nella quale sono riassunte le vicende dell insediamento del popolo di Piana. In due periodi dell anno, rispettivamente nel mese di Maggio e durante i primi quindici giorni di Agosto, molti fedeli si recano all alba verso il santuario per ascoltare la messa.